Principali e più antichi toponimi di Vezia
Il contenuto si rifà al libro "Notizie storiche su Vezia" di Antonio Arigoni (2003). Per una verifica fu consultata la più vecchia mappa di Vezia che si trova presso l'Archivio cantonale di Bellinzona e che risale al 1883.
Molto interessante la pubblicazione del Comune con il libro "Le terre di sotto" - 2013, contenente il catasto censuario dell'epoca e la mappa sopraccitata, correlata da tutte le modifiche fino al 2013 in sovrimpressione a carta velina.
Nel libro di Antonio Arigoni del 2003 fu presentata la nuova toponomastica dell'epoca, che consisteva essenzialmente nei nomi di nuove vie o in nuovi nomi derivati da vecchi toponimi. Prendiamo l'esempio di via alla Monda che prende il nome dalla Monda di Porza verso la quale conduce; via alla Monda, realizzata nel 1970 circa, passa attraverso i luoghi detti Selva e Pianella che, fino al suo tracciamento, non erano serviti da strade. Altri nomi come via Morosini, via Borromini o via Kosciuszko sono l'evidente richiamo o l'omaggio a persone di una certa notorietà.
Nei toponimi antichi non compare quasi mai il nome di una persona, ma solo nomi riferiti all'uso o alle caratteristiche del luogo, con l'eccezione di San Martino e, altra eccezione, ma con il beneficio del dubbio, del Gerbone (Zerbone) che potrebbe essere il nome di un vescovo dei primi secoli dell'era cristiana; nome di luogo che compare in Toscana - Populonia - con preciso riferimento al vescovo Gerbone.
Il primo toponimo che dovrebbe interessarci è il nome stesso del paese: Vezia. In proposito sono state date alcune interpretazione sull'origine del nome. C'è chi lo va derivare dal nome di un fungo (vescia), altri da una leguminosa (veccia). Il metodo sembrerebbe corretto, siccome nel Medio Evo era d'uso dare a un luogo il nome a seconda delle sue caratteristiche. I risultati però non soddisfano pienamente siccome non ci sono corrispondenze nella realtâ e non ci sono riscontri abbastanza validi né documenti che li comprovano. È il caso di tentare e proporre una nuova ipotesi per ricostruire la storia del nome. Avrebbe a che fare con l'etimoloia di "vecchio". Nel latino di Cicerone (al maschile e detto di cosa), "vecchio" è tradotto da "vetus" (veteris, vetustus). Si arriva poi attraverso il cassico "vetulus", dim. di vetus, al tardo latino veciu a sua volta preceduto da vetiu. Il nome Vezia deriverebbe perciò dal latino "veciu" e "vetiu" poi portato al femminile. L'ipotesi troverebbe riscontro documentale. Infatti in diversi documenti tra i più antichi compare il nome Vecchia. In un documento del 1591 si legge che il parroco di Lamone Francesco Albertomnus de Torresella valli Lugani viene a dire la Messa nella chiesa di San Martino di Vecchia. Più tardi, negli scritti in latino del '600 e del '700 compare sempre il nome Vetiae e nei verbali delle Assemblee della Vicinia del '700 compare sempre la forma dialettale Vescia, appunto da Vetiae. Le ipotesi delineate arrischiano però di essere smentite e scombussolate dall'apparizione di un documento addirittura del 1296 nel quale appare la dicitura Veza.
A seguire l'elenco dei più vecchi toponimi di Vezia, dei quali riportiamo l'ubicazione nell'attuale territorio; compito non sempre rispettoso interamente, in quanto dopo il 1950 la conformazione fisica del paese è stata letteralmente scompaginata rispetto a quella originale. La mutazione della struttura fisica di Vezia è dovuta all'inserimento di nuove strade, ma soprattutto a quello dell'autostrada oltre che della ferrovia.
MADONNA - SAN MARTINO
Nell'Ottocento, subito attorno alla collina al sommo della quale c'è il complesso dell'Oratorio della Madonna delle Grazie di San Martino risultava anche il toponimo Madonna. Con San Martino, ci si riferisce alla collina e alle costruzioni al termine di via San Martino. Risulta evidente l'origine del toponimo.
BOZZE
Zona dove si trovano le Bolle di San Martino. Il nome deriva dall'allusione a un posto umido dove l'acqua ristagna in buche e pozzanghere. La palude ha però preso il nome dalla zona confinante.
MARNIGO
È il fianco nord-ovest della collina di San Martino, tagliato oggi da via del sole. È anche il nome dell'antica masseria gestita per ultimo dalla famiglia Gutersohn. Il nome Marnigo (sembrerebbe recente poiché non compare nei documenti più antichi) ha forse a che fare con l'operazione di "marnare" cioè spargere la marna (roccia calcarea contenente molta argilla) sul terreno per migliorarlo, quindi un luogo con presenza d'argilla. Vecchi ricordi ci dicono che, a circa metà della via del sole, c'erano alcune piccole cave che fornivano argilla.
I RONCHI
È tutta la zona della collina di San Martino a sud, attorno a via ai Rochi. All'epoca ricoperta da vigneti.
PRADELLO
Esiste il "fondo del Pradello" che è un lascito per le SS Quarantore; il terreno che dovrebbe garantire la consistenza del fondo è stato donato dall'ultimo cappellano residente nell'Oratorio di San Marino - Don Edoardo Daldini - alla Madonna di San Martino. Sul lato sinistro della bretella che collega Via San Martino a Via alla Monda.
FONTANA
Sulla destra del tratto più ripido di via San Martino, dove c'è il vecchio bacino dell'acqua potabile di Vezia.
SELVA
Accanto a Fontana verso sud. Il bosco è ora pressoché scomparso, sostituito da abitazioni. La selva castanile partiva da San Martino per arrivare fino al termine di via alla Monda.
PIANELLA
A sud di Fontana e Selva, sulla sinistra dell'inizio dell'attuale Via Regina, troviamo Pianella. I sedimi sono ora occupati quasi interamente da abitazioni.
PRADACCIO
Sedime diviso dall'attuale strada cantonale di via San Gottardo che confina a sud con Fabbrica e Morbio.
FABBRICA
Sedime a sud, tagliato dalla fine di via Regina, al confine con Savosa. Il grande edificio presso l'impianto semaforico, un tempo masseria e in seguito sede di un negozio di antiquariato, porta lo stesso nome. Il toponimo compare solo nell'Ottocento.
MORBIO
Origine del nome incerta e discussa. La versione più attendibile è quella che riconduce al tardo latino "morbidus", propriamente "malaticcio"; un termine che, nel processo conosciuto delle varie lingue romanze, assume pure il significato di molle, cedevole, grasso con riferimento, in questo caso, alla qualità del terreno. È il vasto pianoro che occupa il sud del paese, al confine con Savosa. Già sede di un'antica masseria, oggi è un grosso quartiere che ha conservato lo stesso nome.
STRADA REGINA
È l'attuale via Regina. Fin poco dopo il '700 di lì passava la principale strada di comunicazione del Luganese. Si pensa corrispondesse all'antica strada romana.
CAMPAGNA
Pianoro ai piedi del versante sud della collina di San Martino, ora occupato dalla sede scolastica e da quella dell'asilo.
CASSINA
Sedime a ovest di Casserina e Bossini, al confine con Cadempino. Era anche il nome della masseria al piano dei Morosini. La masseria possedeva un certo pregio architettonico, ma purtroppo è stata demolita a fronte della costruzione della galleria stradale Vedeggio-Cassarate.
CASSERINA
Tra Bossini e Cassina, al confine con Cadempino, occupato ora quasi interamente dalla ferrovia e dal quartiere "Ai Platani".
BOSSINI
Territorio attorno alla villa Negroni e dove c'è il parco Morosini con il piccolo mausoleo di famiglia. Il bosino era il contadino brianzolo, per i milanesi il cantastorie contadino.
CÀ DEL CACCIA
Ora vasto quartiere sotto la strada cantonale in faccia al supermercato Manor. Fino a pochi anni fa grosso nucleo abitativo rustico, residenza per lo più dei coloni dei Morosini. Il nome è da attribuire, già dal Cinquecento, a una famiglia dei Bettosini, detti "Cacciadiavoli".
FOINO
Si trova a a ovest di Bossini e Cà del Caccia, sotto la ferrovia e sopra Prato dei Galli. Oggi interamente occupato dal sedime dell'accesso autostradale.
TREBBIA
Terreno tra Foino e Prato dei Galli.
PRATO DEI GALLI
Nome di origine incerta. Attuale zona industriale a ovest di Cà del Caccia.
AL MOLINO
Nome che non compare tra le carte antiche. Di mulini ce n'erano due, entrambi scomparsi. Di quello più a nord, vicino alla masseria Cassina, non c'è più neanche la via ed è scomparso anche il nome. Il mulino era ubicato nell'angolo nord-ovest dell'attuale zona industriale. Il mulino più a sud, a circa duecento metri, la cui ruota era alimentata dalla stessa roggia del primo, era in un fabbricato entro il quale c'era una segheria. L'ultima famiglia che gestì il mulino e soprattutto la segheria prima della demolizione, fu quella dei signori Bianchi. L'edificio era situato esattamente in fondo a via alla Ressega.
MONDA
Non ha nulla a che fare con via alla Monda né con il toponimo di Porza, se non nell'etimologia. Era il terreno a ovest del mulino dove ora c'è il Centro La Monda - campo di calcio d'allenamento e in parte il sedime dello svincolo autostradale. Al confine con Cadempino e Manno.
PRÈ
Grandi prati (Tenuta Bally & von Teufenstein) tra quelli della Monda e quelli della Ressega, al confine con Manno.
RESSEGA
Grandi prati (Tenuta Bally & von Teufenstein) al confine con Manno.
AL RONCO
Sede e luogo di un'antica masseria tutta circondata da vigneti, la più parte digradanti verso il piano. Ora parte della Tenuta Bally & von Teufenstein.
GERBONE
Terreno a sud del nucleo dove c'è la masseria del Gerbone, a valle della ferrovia e dell'autostrada. Dal 2024, a seguito di una importante ristrutturazione, la masseria ospita il nuovo laboratorio agricolo dell'OTAF. Del possibile etimo si è già detto sopra.
NELGIO
Anticamente "campo d'Elgio". Terreno tra Gerbone e Al Ronco, a valle della ferrovia. Ora quasi interamente occupato dall'autostrada e da un residuo vigneto.
ALLA PIANA
Sempre a valle della ferrovia e dell'autostrada, confinante con Al Ronco e Ressega, al confine con Breganzona e Bioggio, troviamo la zona Alla Piana con la sua masseria della quale esiste ancora il fabbricato strutturato più o meno come lo era anticamente (vicino all'Ecocentro di Lugano).
COSTA
Tornando al centro del paese, abbiamo a sud-ovest del nucleo il toponimo antico Costa. Era la costa di un assai profondo vallone. Oggi troviamo diverse abitazioni, tanto da far sembrare incomprensibile o almeno anacronistico il nome.
CROTELLI
Nel mezzo di Costa e Ai Lotti, sempre a monte dell'autostrada, c'è Crotelli, oggi quartiere abitativo.
AI LOTTI
Sempre a monte dell'autostrada, subito dopo Crotelli verso sud c'è Ai Lotti. In questa zona è stata edificata una delle case dell'arch. Ponti.
LUVELLINA
Terreno a monte della ferrovia dopo Ai Lotti al confine con Breganzona.
FURNI
Nome non così antico, da far risalire presumibilmente all'Ottocento. Erano gli orti a nord-ovest del nucleo antico del villaggio.